Uffizi, spazio espositivo più ampio: 24 nuove sale nell’ala di Ponente

uffiziVentiquattro nuove sale al piano nobile dell’ala di Ponente, per un totale di 1.400 metri quadrati di spazio espositivo in più. Non si ferma la crescita della Galleria degli Uffizi, il museo più visitato in Italia che solo nel 2012 ha fatto registrare oltre un milione e 700mila presenze. Sei di queste 24 nuove sale saranno dedicate alla Maniera moderna e faranno parte dell’esposizione permanente del museo con opere di artisti attivi nella prima metà del Cinquecento quali, fra gli altri, Tiziano, Correggio, Parmigianino, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Moroni, Lotto e Savoldo. Altri 17 ambienti verranno invece allestiti per le mostre temporanee, la prima delle quali dedicata a Ferdinando De’ Medici a 300 anni dalla sua scomparsa.

Continua dunque il completamento dei lavori nell’ambito del progetto Nuovi Uffizi, atto a riqualificare e ad arricchire ulteriormente il patrimonio artistico custodito dal Polo Museale Fiorentino che comprende anche le ville medicee, iscritte proprio pochi giorni fa dall’UNESCO nella lista del Patrimonio dell’umanità. Lo scorso 23 giugno, infatti, ventuno componenti del comitato di valutazione dell’ente, riunitisi in Cambogia, hanno inserito nel prestigioso elenco dodici ville e due giardini (Boboli e Pratolino) appartenenti alla famiglia Medici, sparse tra Firenze e il resto del territorio toscano.

Entusiasta per il riconoscimento ottenuto la Regione dovrà dotarsi al più presto di un organismo in grado di occuparsi della gestione di tali ville e, nel frattempo, tramite l’assessore regionale alla Cultura, Cristina Scaletti, fa sapere di essere pronta «a lanciare una nuova immagine della Toscana nel mondo, con percorsi turistici inediti e dedicati che mettano in luce l’anima autentica del Rinascimento che questi siti custodiscono».

Gabriele Rossetti

Salone Internazionale del Libro di Torino, dove osano le idee

salone del libroUn aeroplanino di carta – costruito con la pagina di un libro – pronto a prendere il volo tra stelle e pianeti, anch’essi fatti di carta. Si presenta così la ventiseiesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, un appuntamento ormai fisso che si rinnova di anno in anno nel mese di maggio. Ospitato come sempre nello spazio espositivo del Lingotto, nel corso degli anni il Salone è divenuto un prestigioso festival culturale, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo; un punto di riferimento per gli operatori professionali del libro, nonché uno spazio dedicato ai lettori di ogni età e provenienza.

Il tema della 26esima edizione, in programma dal 16 al 20 maggio, è caratterizzato dalla creatività e dalla potenza delle idee. “Dove osano le idee” è infatti lo slogan scelto per promuovere la campagna pubblicitaria della rassegna libraria, per dimostrare che proprio grazie alle buone intenzioni (spesso frutto di progetti fantasiosi, ma talvolta efficaci) si possono raggiungere ottimi risultati. Soprattutto in un periodo di recessione nel quale le idee, la creatività e l’innovazione possono contribuire, in un certo qual modo, a superare le difficoltà economiche.

Dai 100.000 visitatori e 553 espositori della prima edizione tenutasi nel 1988, il Salone è cresciuto fino alle oltre 300.000 presenze di pubblico e più di 1.200 espositori attuali. Una grande libreria suddivisa in padiglioni all’interno dei quali è possibile imbattersi in grandi e piccoli editori, indistintamente dalla loro rilevanza sul mercato. Per cinque giorni il Lingotto torna ad essere palcoscenico di oltre mille presentazioni editoriali, convegni, appuntamenti, dibattiti, spettacoli e più di 2.000 relatori e ospiti – tra cui scrittori, giornalisti, storici, filosofi, premi Nobel, politici e personalità del mondo dello spettacolo. Numeri che aiutano a comprendere il ruolo fondamentale della manifestazione, non soltanto per la città di Torino che ospiterà anche il Salone Off: eventi, incontri con gli autori, reading, cacce al tesoro letterarie nelle strade, piazze, scuole, fabbriche dismesse e nei parchi.

Meta di visitatori da ogni parte del mondo, il Salone del Libro è anche un’occasione per infondere la cultura e l’importanza della lettura nei più giovani. Ogni anno migliaia di bambini e studenti delle scuole transitano dal Lingotto e anche la 26esima edizione dedica loro il Bookstock Village, un’area piena di iniziative, incontri, librerie, giochi e laboratori per formare i lettori di domani.

Gabriele Rossetti