Collisioni, torna il festival di musica e letteratura tra le colline di Barolo

collisioni_baroloIncastonato tra le colline delle Langhe e circondato da numerosi vigneti che rendono unico il paesaggio, da qualche anno il piccolo paesino di Barolo, poco più di 700 abitanti in provincia di Cuneo, fa parlare di sé non soltanto per il vino pregiato che porta il suo nome ma anche per un’altra eccellenza tutta locale. Si tratta di Collisioni, una manifestazione culturale nata dalla voglia di un gruppo di giovani di condividere le loro passioni letterarie sfociata nell’organizzazione di happening tra le colline cuneesi. La prima sede di questi incontri fu Novello, altro paesino della zona che si animò di una vita sociale a cui nessuno lì era abituato prima. Da quell’inaspettato successo nacque l’idea di realizzare un festival a basso costo, finanziato dalla Regione Piemonte e dalle donazioni di privati che con il passare degli anni ha coinvolto un numero sempre più grande di artisti: scrittori, registi, comici e musicisti. Fino allo scorso anno, quando quel festival sconosciuto in un paese sconosciuto riuscì nell’impresa di ospitare niente meno che i concerti di Bob Dylan (unica tappa italiana) e Patti Smith.

L’ultima edizione ha portato a Barolo circa ottantamila persone che nei tre giorni di festival hanno affollato le 5 piazze del paese nelle quali si sono svolti incontri, installazioni artistiche, performance musicali e teatrali. Un’esperienza unica che ha conquistato il pubblico anche grazie alle prelibatezze culinarie della zona. Un’esperienza che gli organizzatori cercheranno di rendere ugualmente indimenticabile dal 5 al 9 luglio per la quinta edizione che già si preannuncia calda, come i nomi che compongono il cast della manifestazione. Due su tutti, Elton John (martedì 9 luglio) e Jamiroquai (venerdì 5) che per le uniche date italiane dei loro rispettivi tour hanno preferito Barolo e le Langhe a San Siro piuttosto che all’Ippodromo delle Capannelle.

Nomi internazionali di primo livello ai quali vanno aggiunti i nostri Elio e le Storie Tese, Gianna Nannini, Fabri Fibra, Marta sui Tubi, Tre Allegri Ragazzi Morti. Questo per quanto riguarda i concerti e la parte musicale ma, come detto, Collisioni è anche letteratura che vedrà come protagonisti Ascanio Celestini, Ian McEwan, David Grossman, Vida Naipaul, Margherita Hack, Valerio Massimo Manfredi, Giuseppe Tornatore, Oliviero Toscani, Daria Bignardi, Lilli Gruber, Serena Dandini e il leader dei Negramaro Giuliano Sangiorgi a cui verrà assegnato il Premio Giovani di Collisioni per il suo romanzo d’esordio “Lo Spacciatore di Carne”.

Fatta eccezione per i grandi concerti i costi di ingresso saranno come sempre popolari per consentire a chiunque di partecipare agli eventi, la maggior parte dei quali per forza di cose avranno luogo contemporaneamente nelle piazze del paese: una di queste sarà interamente dedicata alla cultura enogastronomica piemontese. Con il Progetto Giovani, inoltre, il festival Collisioni ospiterà gratuitamente 300 ragazzi da tutta Italia che daranno sfogo alla propria creatività sui palchi musicali off, nei laboratori di scrittura, nelle arti di strada, nelle web radio, e nelle installazioni artistiche. Ospiti d’onore saranno i ragazzi dell’Emilia Romagna, colpiti dal terremoto.

Gabriele Rossetti

Record Store Day, la giornata internazionale dei negozi di dischi

Record Store Day 2013Come ogni anno, dal 2007 in avanti, il terzo sabato del mese di aprile si celebra in tutto il mondo il Record Store Day. La giornata internazionale dedicata alla musica ma più in particolare ai negozi di dischi e al loro valore culturale e sociale. Un valore che – a malincuore – si sta pian piano perdendo vuoi per l’elevato costo degli album imposto dalle case discografiche che hanno allontanato sempre più gli appassionati dai negozi, vuoi per il boom della fruizione di musica digitale che di fatto ha contribuito alla cessazione dell’attività di innumerevoli esercizi commerciali. Tralasciando l’aspetto della digitalizzazione non si può negare il fascino del supporto fisico di cd e vinili che è sempre stato e sempre rimarrà immutabile.

L’Italia non poteva certo esimersi dal festeggiare una giornata tanto importante per la musica e quest’anno sono in programma eventi e manifestazioni nelle città più importanti, storicamente molto attive a livello musicale. A Milano, Roma, Bologna, Torino, Napoli e Firenze sarà infatti possibile partecipare e assistere alle performance di alcuni artisti ma anche a mostre d’arte e proiezioni di film che avranno come tema principale i negozi di dischi. Per l’occasione, nei negozi che aderiscono all’iniziativa si potranno acquistare cd e vinili in edizione limitata e altri prodotti promozionali e pubblicazioni inedite creati appositamente per l’evento e per il mercato dei collezionisti. Per la prima volta nel nostro Paese verrà inoltre proiettato nelle città sopra elencate il film ufficiale della rassegna: “Last Shop Standing – The Rise, Fall and Rebirth of the Independent Record Shop” diretto da Pip Piper ed ispirato dal libro omonimo di Graham Jones che ripercorre l’ascesa dei negozi musicali indipendenti a partire dagli anni ’60.

L’ambasciatore internazionale di questa edizione sarà il frontman dei White Stripes Jack White che per l’occasione darà alle stampe una nuova edizione dell’album “Elephant” in vinile, ma sono tanti gli artisti che hanno deciso di realizzare materiale inedito per la rassegna: Bob Dylan, David Bowie, Pink Floyd, Cure, Rolling Stones, King Crimson, Sigur Ros, Moby, Mark Lanegan, XX e il gruppo indie folk Mumford & Sons che sta spopolando anche da noi.

Nato negli Stati Uniti il Record Store Day si è subito diffuso in tutto il mondo con il solo scopo di difendere e tutelare la vendita di musica fissata su supporti fisici riconoscendo l’importanza dei negozi di dischi indipendenti, veri e proprio luoghi di culto. Luoghi che stanno scomparendo ma che nel corso degli anni hanno svolto un ruolo fondamentale nel sociale, divenendo simbolo di aggregazione e condivisione tra le persone.

Sì, sì, lo so, è più facile scaricare musica e probabilmente costa anche di meno. Ma cosa suona nel vostro download store quando ci entrate? Niente, ecco. E chi incontrerete? Nessuno. Dove sono le pareti sulle quali trovare bigliettini in cui si offrono appartamenti da condividere e posti liberi in band destinate alla superstardom? Chi vi dirà di smettere di ascoltare quello e iniziare ad ascoltare quest’altro? Andate avanti e risparmiate un po’ di soldi per voi stessi. Quei risparmi vi costeranno una carriera, un set di amici fichi, un gusto musicale e, alla fine, la vostra anima. I negozi di dischi non vi salveranno la vita. Ma ve la renderanno migliore. [Nick Hornby – Alta Fedeltà]

Gabriele Rossetti