Scoperti 5 laghi sotterranei in Kenya: risorsa d’acqua per il futuro del paese

acqua potabile africaNonostante la superficie terrestre sia coperta per il 71% da acqua, solamente lo 0,008% dell’acqua totale del pianeta è potenzialmente disponibile. Il problema del libero accesso all’acqua potabile è purtroppo sempre attuale e interessa oltre un miliardo di persone in tutto il mondo, il 60% circa delle quali vive nel continente africano, principalmente in aree rurali. Il diritto all’acqua va considerato a tutti gli effetti quale estensione del diritto alla vita e ogni Nazione dovrebbe attuare gli sforzi necessari per garantirlo alle popolazioni. Nel corso degli anni qualche passo in avanti è stato compiuto e grazie all’innovazione scientifica e tecnologica è stato possibile raggiungere risultati sorprendenti.

Come nel nord del Kenya, dove recentemente è stata scoperta una risorsa d’acqua che potrebbe migliorare la vita degli abitanti della regione, se non addirittura di tutto il paese. A Turkana County, una delle zone più aride del mondo, sono infatti stati scoperti 5 laghi sotterranei che potrebbero rappresentare una svolta per il futuro della popolazione. Oltre a fornire acqua potabile per le persone, questa enorme ricchezza sotterranea potrebbe essere utilizzata anche come fonte di irrigazione, ovviando così all’annosa piaga della siccità che da sempre affligge il territorio africano.

I ritrovamenti sono stati resi possibili grazie alla cooperazione tra il governo keniota e l’UNESCO e con il sostegno finanziario del Giappone, mentre le ricerche vere e proprie sono state effettuate dalla Radar Technologies International, società delle Nazioni Unite che opera nel campo dell’esplorazione di risorse naturali e che ha scoperto i cinque bacini acquiferi mediante l’utilizzo di un sistema così detto WATEX (tecnologia in grado di localizzare l’acqua sotterranea e di farne una mappatura su larga scala). Al momento solo due laghi sono stati identificati e mappati in maniera perfetta mentre per gli altri si attendono ulteriori dati. Gli esperti però non escludono che vi siano altre zone ancora inesplorate che potrebbero riservare le stesse sorprese.

«La scoperta – hanno affermato i responsabili dell’UNESCO – dimostra chiaramente come la scienza e la tecnologia possono contribuire all’industrializzazione e alla crescita economica e risolvere i veri problemi sociali come l’accesso all’acqua». Soprattutto in un paese come il Kenya nel quale 17 milioni di persone, su una popolazione di circa 41 milioni, non hanno accesso sufficiente all’acqua potabile. «Questa ritrovata ricchezza d’acqua – ha detto Judi Wakhungu, segretario del Kenya per l’ambiente – apre una porta verso un futuro più prospero. Ora dobbiamo lavorare per esplorare ulteriormente queste risorse e tutelarle per le generazioni future».

Gabriele Rossetti

La Lavagna Solidale, un progetto in favore dei bambini più bisognosi

lavagna solidaleL’iniziativa giunge direttamente dalla Spagna ed ha come unico scopo quello di aiutare i bambini più bisognosi. La Lavagna Solidale è appunto il nome del progetto, ideato da un gruppo di giovani imprenditori che vogliono puntare ad avere una propria fonte di guadagno che sia, al tempo stesso, solidale. Tale progetto consiste nella produzione e distribuzione di lavagne modulari adattabili 3.0, realizzabili in diverse gamme di colori abbinabili tra loro che possono avere differenti modalità d’uso (appese al muro oppure utilizzate comodamente su una superficie piana). Per ogni lavagna venduta un’altra verrà donata a bambini di qualsiasi parte del Mondo, che hanno a fatica il necessario per vivere.

L’iniziativa di solidarietà è promossa da LRPlana, nickname dell’artigiano e designer spagnolo Luis Rodriguez Plana, il quale crea con stile ed originalità pezzi esclusivi ed unici di bigiotteria interamente realizzati a mano. Chiunque può aderire a questo progetto e collegandosi alla pagina relativa all’iniziativa è possibile partecipare, offrendo le proprie conoscenze nel campo del disegno, della fabbricazione, della vendita, del marketing e della distribuzione, con l’unico obiettivo di dare una mano e un’opportunità di gioco a chi veramente ne ha bisogno.

Gabriele Rossetti

#8marzodellebambine, l’iniziativa UNICEF contro i matrimoni precoci

Paola_SaluzziL’8 marzo è da tutti riconosciuto (impropriamente) come la Festa della Donna. In questo giorno in realtà si celebra la Giornata Internazionale della Donna. Tutte, nessuna esclusa, a cominciare da quelle che saranno le donne di domani e che oggi altro non sono che delle bambine. Se per qualcuna questa giornata può rappresentare una festa per altre è invece una ricorrenza senza alcun significato. Sono decine di milioni nel mondo, infatti, le bambine che sono state costrette a sposarsi in età adolescenziale, rinunciando anzitempo alla propria libertà, ai propri diritti e al proprio futuro.

Per contrastare il fenomeno dei matrimoni precoci l’UNICEF Italia ha lanciato l’iniziativa Bambine non spose: #8marzodellebambine, in favore della protezione infantile. I cosiddetti matrimoni precoci si verificano soprattutto nei paesi in via di sviluppo e comportano conseguenze disastrose nella crescita delle ragazzine costrette a sposarsi prima di aver raggiunto la maggiore età. Conseguenze fisiche e psicologiche che si manifestano in seguito a violenze, abusi e sfruttamenti che molto spesso sfociano in gravidanze altrettanto precoci e pericolose per la salute.

Questa violazione dei diritti comporta inoltre anche altri aspetti negativi che non andrebbero in nessun modo sottovalutati; le spose bambine vengono infatti sottratte alle famiglie di appartenenza (spesso con il benestare della famiglia stessa a seguito di norme culturali e sociali discutibili) e sono per di più costrette ad abbandonare gli studi, rinunciando di fatto ad ogni forma di istruzione. Ed è principalmente su questo che l’UNICEF concentra il proprio lavoro nei paesi più soggetti a tale dramma infantile, sensibilizzando le popolazioni per cercare quanto meno di prevenire e limitare i matrimoni precoci ma, soprattutto, incentivando l’istruzione.

Gabriele Rossetti