Record Store Day, la giornata internazionale dei negozi di dischi

Record Store Day 2013Come ogni anno, dal 2007 in avanti, il terzo sabato del mese di aprile si celebra in tutto il mondo il Record Store Day. La giornata internazionale dedicata alla musica ma più in particolare ai negozi di dischi e al loro valore culturale e sociale. Un valore che – a malincuore – si sta pian piano perdendo vuoi per l’elevato costo degli album imposto dalle case discografiche che hanno allontanato sempre più gli appassionati dai negozi, vuoi per il boom della fruizione di musica digitale che di fatto ha contribuito alla cessazione dell’attività di innumerevoli esercizi commerciali. Tralasciando l’aspetto della digitalizzazione non si può negare il fascino del supporto fisico di cd e vinili che è sempre stato e sempre rimarrà immutabile.

L’Italia non poteva certo esimersi dal festeggiare una giornata tanto importante per la musica e quest’anno sono in programma eventi e manifestazioni nelle città più importanti, storicamente molto attive a livello musicale. A Milano, Roma, Bologna, Torino, Napoli e Firenze sarà infatti possibile partecipare e assistere alle performance di alcuni artisti ma anche a mostre d’arte e proiezioni di film che avranno come tema principale i negozi di dischi. Per l’occasione, nei negozi che aderiscono all’iniziativa si potranno acquistare cd e vinili in edizione limitata e altri prodotti promozionali e pubblicazioni inedite creati appositamente per l’evento e per il mercato dei collezionisti. Per la prima volta nel nostro Paese verrà inoltre proiettato nelle città sopra elencate il film ufficiale della rassegna: “Last Shop Standing – The Rise, Fall and Rebirth of the Independent Record Shop” diretto da Pip Piper ed ispirato dal libro omonimo di Graham Jones che ripercorre l’ascesa dei negozi musicali indipendenti a partire dagli anni ’60.

L’ambasciatore internazionale di questa edizione sarà il frontman dei White Stripes Jack White che per l’occasione darà alle stampe una nuova edizione dell’album “Elephant” in vinile, ma sono tanti gli artisti che hanno deciso di realizzare materiale inedito per la rassegna: Bob Dylan, David Bowie, Pink Floyd, Cure, Rolling Stones, King Crimson, Sigur Ros, Moby, Mark Lanegan, XX e il gruppo indie folk Mumford & Sons che sta spopolando anche da noi.

Nato negli Stati Uniti il Record Store Day si è subito diffuso in tutto il mondo con il solo scopo di difendere e tutelare la vendita di musica fissata su supporti fisici riconoscendo l’importanza dei negozi di dischi indipendenti, veri e proprio luoghi di culto. Luoghi che stanno scomparendo ma che nel corso degli anni hanno svolto un ruolo fondamentale nel sociale, divenendo simbolo di aggregazione e condivisione tra le persone.

Sì, sì, lo so, è più facile scaricare musica e probabilmente costa anche di meno. Ma cosa suona nel vostro download store quando ci entrate? Niente, ecco. E chi incontrerete? Nessuno. Dove sono le pareti sulle quali trovare bigliettini in cui si offrono appartamenti da condividere e posti liberi in band destinate alla superstardom? Chi vi dirà di smettere di ascoltare quello e iniziare ad ascoltare quest’altro? Andate avanti e risparmiate un po’ di soldi per voi stessi. Quei risparmi vi costeranno una carriera, un set di amici fichi, un gusto musicale e, alla fine, la vostra anima. I negozi di dischi non vi salveranno la vita. Ma ve la renderanno migliore. [Nick Hornby – Alta Fedeltà]

Gabriele Rossetti

Svolta del Coni, niente più ingressi gratis agli stadi per i politici

malagòCon una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale il CONI presieduto da appena un mese da Giovanni Malagò chiude un’epoca, volta pagina e cancella quello che era considerato a tutti gli effetti un privilegio per i parlamentari, che da oggi non potranno più godere del beneficio di assistere gratis alle manifestazioni sportive di ogni disciplina negli stadi italiani.

“Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano comunica che, al fine di evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai Parlamentari della Repubblica, ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive che si svolgono sul territorio nazionale”. Un comunicato netto che segna il primo vero atto rivoluzionario del nuovo presidente. Imprenditore romano già presidente del Circolo Canottieri Aniene, nel giorno del suo insediamento avvenuto il 19 febbraio scorso Malagò aveva detto di «voler lasciare il segno», affermando che d’ora in poi lo sport avrebbe dovuto creare sviluppo e fungere da traino per un Paese disastrato come l’Italia.

Un primo segno lo ha sicuramente lasciato andando a corregge una norma che da tempo immemore consentiva ai parlamentari di presenziare ad ogni evento sportivo senza mettere mano al portafogli. Una svolta epocale che è soprattutto etica e che ha già riscontrato molti consensi e qualche malumore. Quello dell’onorevole Ignazio La Russa, per esempio, che pur condividendo la scelta del CONI sottolinea come la decisione di sospendere le tessere omaggio ai parlamentari non servirà a cambiare le cose e di certo non aggiusterà i bilanci dello Stato. Sarà, ma il problema di fondo è un altro ed il chiaro segnale voluto fortemente da Malagò non fa che confermare il bisogno di rinnovamento della politica italiana e della sua mentalità.

Gabriele Rossetti