Björk, Sigur Rós e gli altri artisti della scena musicale islandese in mostra alla Ono Arte di Bologna

bjork mostra bolognaTerra del ghiaccio, terra isolata, terra desolata; terra che sprigiona arte a 360 gradi, in ogni sua forma. Sarà anche il paese europeo meno popolato ma l’Islanda è sicuramente una fucina di talenti, principalmente in campo musicale. E proprio alla scena musicale islandese è dedicata l’esposizione della Ono Arte Contemporanea di Bologna che dal 27 giugno al 19 settembre 2013 propone 50 fotografie e una serie di proiezioni di videoclip. Protagonisti della mostra sono i maggiori interpreti musicali del Paese a cominciare dalla piccola grande Björk, artista a tutto tondo e vera icona nazionale. Non a caso la musicista, compositrice, cantante, attrice e modella è citata nel titolo della mostra – Björk. Violently Happy in Iceland – composta dagli scatti, inediti per l’Italia, di Hörður Sveinsson, Renaud Monfourny e Photosythesis i quali hanno immortalato il meglio della creatività islandese a livello musicale. Band come Sigur Ròs, Mùm, Matmos e Of Monsters and Men, sono infatti ormai conosciute anche oltreconfine.

Il movimento musicale islandese deve – inevitabilmente – il suo successo a quello dell’artista di maggior spicco. Nata e cresciuta a Reykjavík, Björk incide il suo primo album all’età di dodici anni e non si fermerà più, facendo della sperimentazione uno dei suoi punti di forza. La carriera decolla grazie all’interesse riscosso con i Sugarcubes, band dalla quale Björk si separa nel 1992 per iniziare a camminare da sola. La passione per le sonorità elettroniche la portano a trasferirsi a Londra, città dalla quale spiccherà letteralmente il volo affermandosi sulla scena internazionale. Björk si dimostra artista poliedrica e nel 2000 trova la consacrazione anche al cinema al fianco di Lars Von Trier che la vuole come protagonista di Dancer in the dark, film vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes per il quale cura anche la colonna sonora.

Le indiscusse qualità portano Björk ad instaurare rapporti e numerose collaborazioni con altri artisti che in qualche modo la aiutano anche a sviluppare un discreto fiuto nella ricerca di nuovi talenti da lanciare sul mercato. È il caso dei Sigur Rós, scoperti proprio da Björk con cui condividono non soltanto la terra d’origine ma anche sonorità e cura maniacale dei dettagli. L’esposizione bolognese è dedicata alle loro carriere e, più in generale, all’espressione artistica dell’Islanda. Terra che sprigiona arte a 360 gradi.

Gabriele Rossetti

I Sigur Rós ospiti in un episodio dei Simpson ambientato in Islanda

sigur ros-simpsonPer il finale della 24esima stagione dei Simpson il creatore Matt Groening ha voluto aggiungere un altro gruppo musicale alla lunga serie di celebrità apparse nella storia del cartone animato. Stiamo parlando dei Sigur Rós, prossimi ospiti della serie in un episodio che negli Stati Uniti andrà in onda il 19 maggio. “The saga of Carl Carlson” è il titolo della puntata ambientata in Islanda che avrà come protagonista un afroamericano con radici islandesi: Carl Carlson, per l’appunto, ovvero il collega nero di Homer.

Il gruppo islandese formatosi nel 1994 e composto da Jonsi Birgisson, George Holm e Orri Pall Dyrason, suonerà un brano inedito scritto appositamente per l’occasione oltre alla reinterpretazione della celebre sigla del cartone. Recentemente Matt Groening ha dichiarato di essere un fan dei Sigur Rós e di essere onorato di poter portare la loro musica all’interno della popolare sitcom animata. La band islandese va così ad aggiungersi alle tante guest star musicali che hanno  fatto la loro apparizione nello show: REM, U2, Smashing Pumpkins, Lady Gaga, Green Day, White Stripes, Red Hot Chili Peppers, Who, Rolling Stones e Johnny Cash (solo per citarne alcuni), tutti trasformati nei personaggi gialli del cartone ambientato nella città di Springfield.

L’omaggio di Groening non fa che arricchire la già brillante carriera dei Sigur Rós che il prossimo 18 giugno daranno alle stampe il loro settimo album intitolato Kveikur – anticipato dal singolo Brennisteinn -, il primo dopo la separazione dal polistrumentista Kjartan Sveinsson avvenuta nel gennaio scorso.

Gabriele Rossetti