Nuovo album dei Pearl Jam in uscita ad ottobre. “Mind Your Manners” è il primo singolo

pearl jam_lightning boltDue countdown sono appena terminati che già ne ricomincia un terzo. L’attesa virtuale per scoprire quali novità avessero in serbo i Pearl Jam per i loro fans si sostituisce a quella reale che culminerà con l’uscita del nuovo album della band di Seattle. “Lightning Bolt” distribuito da Universal verrà dato alle stampe il prossimo 14 ottobre in tutto il mondo mentre solamente il giorno dopo negli USA, pubblicato dall’etichetta Monkeywrench Records/Republic Record. Il decimo disco registrato in studio dal gruppo e prodotto da Brendan O’Brien esce a quattro anni di distanza da “Backspacer” ed è già possibile assaggiarne un antipasto; oltre ad un video promo da poche ore è infatti in rotazione nelle radio di tutto il globo il primo singolo “Mind Your Manners“, pubblicato in esclusiva attraverso i canali ufficiali della band americana.

E proprio il sito internet di Eddie Vedder e compagni nei giorni scorsi era stato preso d’assalto dalla curiosità di fans e media a causa di due countdown che lasciavano presagire quanto in realtà è stato poi comunicato dalla band in via del tutto ufficiale. Il primo conto alla rovescia faceva riferimento alle date del tour nordamericano (che prenderà il via l’11 ottobre da Pittsburgh per concludersi il 6 dicembre nello stato di Washington), mentre il secondo alla notizia del nuovo attesissimo album.

A giudicare dal primo estratto dell’album i Pearl Jam tornano dando sfogo alla libertà creativa con una scarica di adrenalina pura condita dalla sempre graffiante voce di Eddie Vedder. Se ne sentiva il bisogno.

Gabriele Rossetti

Vinyl Library, apre a Londra la prima biblioteca che raccoglie solo vinili

viniliDifficile, per non dire impossibile, rimanere indifferenti al fascino del suono che sprigiona un disco in vinile non appena viene a contatto con la puntina del giradischi. Un rito che con il passare degli anni è andato (purtroppo) perdendosi prima con l’introduzione dei CD, poi con la digitalizzazione che ha rivoluzionato il modo di fruire la musica mettendo di fatto in secondo piano l’utilizzo del supporto fisico. C’era una volta il culto per il vinile, ma forse c’è ancora. Sicuramente a Londra dove due dj hanno dato vita ad un progetto mai realizzato prima con uno scopo ben preciso: raccogliere e salvaguardare i vinili.

Da questi intenti prende forma la Vinyl Library, una vera e propria biblioteca dedicata esclusivamente alla conservazione dei dischi. Fondata da Sophie Austin e Elly Rendall la biblioteca si trova in Foulden Road, una strada residenziale nel distretto di Stoke Newington, a nord di Londra, e sarà totalmente gestita da volontari. La Vinyl Library opererà come un ente non-profit e tutto il materiale discografico presente al suo interno sarà il frutto delle donazioni spontanee di chiunque voglia condividere la propria passione per i vinili. «Le persone possono condividere le loro conoscenze musicali anche con chi è nuovo al vinile – ha detto Sophie Austin al Guardian – e molti dei ragazzi che potrebbero venire da noi non hanno mai toccato un vinile prima. Ci piace l’idea di catturare le persone “tattilmente” con un oggetto e di far sì che tutti gli utenti siano nuovamente collegati intorno al vinile come accadeva un tempo».

La Vinyl Library funzionerà come una qualsiasi biblioteca nella quale le persone avranno la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di musica – che spazia dall’afro-rock alla techno contemporanea – e prendere in prestito ciò che si desidera (fino a un massimo di 5 dischi per volta) portandolo comodamente a casa. Chi dona qualche pezzo della propria collezione personale avrà l’iscrizione gratuita, altrimenti sarà tenuto a pagare una piccola quota mensile per avere accesso alle tante iniziative. Le due fondatrici della biblioteca sono infatti intenzionate a tenere delle lezioni sul mestiere di dj, rivolte in particolar modo alle donne, e vogliono allargare le attività anche alla proiezione di documentari musicali e all’organizzazione di workshop e conferenze.

L’idea di Sophie Austin e Elly Rendall di creare uno spazio aperto dove incontrarsi e condividere la passione per la musica avrà quasi sicuramente il successo che merita ma la speranza delle due dj è che chi frequenterà la biblioteca avrà l’onestà di restituire quanto preso in prestito, soprattutto nel caso di pezzi molto rari. Una sola cosa è inconfutabile: per una volta, ad essere vietato sarà il silenzio.

Gabriele Rossetti

I Sigur Rós ospiti in un episodio dei Simpson ambientato in Islanda

sigur ros-simpsonPer il finale della 24esima stagione dei Simpson il creatore Matt Groening ha voluto aggiungere un altro gruppo musicale alla lunga serie di celebrità apparse nella storia del cartone animato. Stiamo parlando dei Sigur Rós, prossimi ospiti della serie in un episodio che negli Stati Uniti andrà in onda il 19 maggio. “The saga of Carl Carlson” è il titolo della puntata ambientata in Islanda che avrà come protagonista un afroamericano con radici islandesi: Carl Carlson, per l’appunto, ovvero il collega nero di Homer.

Il gruppo islandese formatosi nel 1994 e composto da Jonsi Birgisson, George Holm e Orri Pall Dyrason, suonerà un brano inedito scritto appositamente per l’occasione oltre alla reinterpretazione della celebre sigla del cartone. Recentemente Matt Groening ha dichiarato di essere un fan dei Sigur Rós e di essere onorato di poter portare la loro musica all’interno della popolare sitcom animata. La band islandese va così ad aggiungersi alle tante guest star musicali che hanno  fatto la loro apparizione nello show: REM, U2, Smashing Pumpkins, Lady Gaga, Green Day, White Stripes, Red Hot Chili Peppers, Who, Rolling Stones e Johnny Cash (solo per citarne alcuni), tutti trasformati nei personaggi gialli del cartone ambientato nella città di Springfield.

L’omaggio di Groening non fa che arricchire la già brillante carriera dei Sigur Rós che il prossimo 18 giugno daranno alle stampe il loro settimo album intitolato Kveikur – anticipato dal singolo Brennisteinn -, il primo dopo la separazione dal polistrumentista Kjartan Sveinsson avvenuta nel gennaio scorso.

Gabriele Rossetti

“People, Hell and Angels”, Jimi Hendrix rivive in un disco postumo

jimi hendrixSono passati più di quarant’anni dalla sua scomparsa ma il mito di Jimi Hendrix è più vivo che mai. La dimostrazione è tutta nei dodici brani inediti di People Hell and Angels, album postumo che esce martedì 5 marzo in tutto il mondo.

L’album è frutto di registrazioni in studio nel periodo 1968-1970 durante il quale il chitarrista suonò per la prima volta “lontano” dagli Experience, i componenti della sua band. Il disco giunge a tre anni di distanza da Valleys of Neptune, altro album postumo di inediti dato alle stampe nel 2010 ma registrato ancora con la formazione classica della Jimi Hendrix Experience.

Anticipato dal singolo Somewhere, People Hell and Angels mescola una varietà di suoni e stili differenti (un mix di rock, rhythm and blues, soul, blues e psichedelia) corredati da elementi non presenti prima nel suo repertorio come l’introduzione di fiati, tastiere, percussioni e l’aggiunta di una seconda chitarra. Strumenti che a quanto pare Jimi Hendrix avrebbe voluto inserire in maniera permanente nella sua musica dando una nuova impronta a quella che sarebbe stata senza alcun dubbio una carriera sfavillante. Una carriera, quella di Jimi Hendrix, troppo breve ma talmente intensa da regalarci ancora oggi, a 43 anni dalla sua morte, canzoni sorprendenti che tengono in vita il mito del più grande chitarrista di tutti i tempi.

Gabriele Rossetti