Altphabet, campagna internazionale per fermare il controllo sui media

altphabetAnche ilnotiziabile aderisce alla campagna internazionale Altphabet, promossa da European Citizens’ Initiative for Media Pluralism per fermare il controllo sui media.

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[N.B. Per decodificare l’articolo collegati al sito altphabet.org e incolla il testo nel traduttore]

Io non compro la tua bici: campagna di sensibilizzazione contro i furti

io non compro la tua bici

Le statistiche parlano chiaro: negli ultimi tempi in Italia è stato registrato un aumento considerevole dell’utilizzo delle biciclette in luogo delle automobili. Colpa della crisi, certo, in particolare dei prezzi elevati di benzina e biglietti dei mezzi pubblici che – come se non bastasse – non godono di ottima salute vuoi per i disservizi, vuoi per gli innumerevoli tagli a cui sono stati destinati. L’altra faccia della crisi coincide però anche con i tanti, troppi furti di biciclette che si verificano quotidianamente in ogni quartiere di qualunque città.

Per contrastare questo fenomeno dilagante l’Associazione culturale ME.LA di Torino ha pensato di realizzare una campagna indipendente di comunicazione e promozione con l’obiettivo di sensibilizzare le persone ad un acquisto consapevole delle biciclette, disincentivando al contempo il mercato dei furti. “Io non compro la tua bici” è il nome scelto per la campagna, realizzata in collaborazione con l’Associazione Bike Pride. E proprio nella settimana che precede la quarta edizione torinese del raduno dei ciclisti e della mobilità sostenibile – in programma domenica 26  maggio con partenza alle ore 15.00 dal parco del Valentino – verranno distribuiti dei piccoli pieghevoli sui manubri delle biciclette parcheggiate nelle zone di Torino con la più alta concentrazione di veicoli a due ruote. I depliant posizionati sulle bici in sosta contengono al loro interno una piccola storia narrante (scritta in tono ironico) basata sul concetto di non comprare una bicicletta di dubbia provenienza. Il mercato delle bici rubate è infatti un circolo virtuoso che si arricchisce continuamente; spesso chi subisce un furto acquista a sua volta una bici rubata.

La speranza degli organizzatori consiste nel “far aprire gli occhi” alle persone, cercando di porre fine a quella che nel corso degli anni è purtroppo divenuta una (pessima) usanza. La campagna di comunicazione prevede inoltre un vademecum attraverso il quale evitare di farsi rubare la bicicletta: raccomandazioni su come e dove legarla e il consiglio di non comprare bici che possano incentivare il mercato nero.

L’idea di realizzare una campagna di sensibilizzazione è solamente il primo passo di un progetto più ampio che avrà ulteriori sviluppi in futuro. Nel frattempo è importante diffondere una cultura civica forte in grado di rendere orgogliosi i possessori di biciclette “pulite”, acquistate e custodite con la medesima cura che si riserverebbe a qualsiasi altro veicolo.

Gabriele Rossetti

Parigi-Londra in bicicletta, adesso si può. Tour organizzati dall’Italia

parigi-londraLa bella stagione è ormai (quasi) alle porte e chi può permettersi di lasciare la propria città starà sicuramente cominciando a pensare alle vacanze estive. Mare e montagna rimangono le località turistiche più ambite così come le città d’arte. In particolare le capitali europee, sempre affascinanti e tutte da scoprire. Per chi volesse provare un’esperienza diversa dal solito, da qualche mese è possibile spostarsi da Parigi a Londra (o viceversa) semplicemente a bordo di una bicicletta. Passare dalle splendide campagne francesi ai villaggi rurali inglesi è ora possibile grazie ad un percorso sicuro e dedicato alle due ruote, inaugurato in occasione delle Olimpiadi svoltesi la scorsa estate proprio nella capitale britannica.

Il percorso si chiama Avenue Verte, è sviluppato principalmente lungo piste ciclabili esclusive e si estende anche attraverso corsie riservate a bordo carreggiata e strade di campagna a basso traffico. Prevalentemente pianeggiante e quindi poco faticoso, il tracciato parte dalla capitale francese e passa attraverso la valle della Senna e del fiume Epte fino ad arrivare alla cittadina di Dieppe, sul mare, dove ci si imbarca sul traghetto per superare la Manica. Una volta effettuata la traversata e dopo un meritato riposo è di nuovo tempo di risalire in sella e percorre la Green Way in territorio inglese. Da Newhaven a Londra il percorso si fa più impegnativo a causa di continui sali-scendi tra le colline, ma lo sforzo è senza dubbio compensato dal paesaggio circostante, fatto di verdi prati, località termali e boschi.

La vera novità per gli appassionati del genere consiste nel fatto che è possibile prenotare e organizzare la traversata anche dall’Italia. L’itinerario è promosso da Girolibero, tour operator vicentino specializzato nell’organizzazione di viaggi in bicicletta, che propone diverse soluzioni di viaggio a prezzi differenti. La traversata in bicicletta da Parigi a Londra è suddivisa in otto tappe da percorre in altrettanti giorni. Gli spostamenti non superano i 60 chilometri giornalieri, percorribili in 4 o 5 ore circa, e sono garantiti i pernottamenti in strutture qualificate a partire da due stelle. Un modo nuovo, insomma, per trascorrere una vacanza insolita.

Gabriele Rossetti