Coca-Cola Life, la nuova bevanda a base di stevia (dolcificante naturale)

coca cola lifeClassica, senza caffeina, light, zero e ora anche… life. Appassionati della Coca-Cola preparatevi a gustare una nuova versione della bevanda più conosciuta e consumata al mondo. Prima di assaggiarla, però, bisognerà pazientare ancora un po’, a meno che non siate disposti a recarvi in Argentina dove la multinazionale ha da qualche giorno lanciato sul mercato la Coca-Cola Life. Addio al rosso di etichette e lattine: il colore del nuovo prodotto sarà un inedito verde. Verde come la natura perché la nuova bevanda griffata Coca-Cola viene già pubblicizzata come naturale e benefica. Ad occhio e croce una pura esagerazione seppur la vera novità consista principalmente nella composizione a base di stevia, un edulcorante naturale di origine vegetale con un “potere addolcente” fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero, ma senza calorie.

La stevia è un estratto liquido della Stevia rebaudiana, una pianta erbaceo-arbustiva perenne, di piccole dimensioni, nativa delle montagne del Sud America nel territorio compreso tra Paraguay e Brasile. Oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, la pianta è conosciuta anche per le proprietà curative: veniva infatti utilizzata dai popoli indigeni come medicinale. Anche se naturale la stevia è da considerare a tutti gli effetti come un additivo e pertanto ne è raccomandato un consumo limitato. A tal proposito basti pensare che in Europa la sua commercializzazione a fini alimentari era vietata fino al 2011, anno in cui l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha stabilito che la stevia non è cancerogena né tossica.

La svolta naturalista di Coca-Cola lascia comunque più di un dubbio sui (presunti) nutrienti benefici presenti nella nuova bibita. Nonostante contenga la metà delle calorie rispetto alla versione tradizionale gli esperti non credono che la bevanda possa essere adatta a persone affette da problemi di diabete o di obesità alle quali la multinazionale intende invece rivolgersi. Basterà una riduzione dell’apporto calorico a rendere la bevanda più salutare?

Gabriele Rossetti

Francesco, il Papa argentino tifoso del San Lorenzo de Almagro

papa tifosoL’elezione di Jorge Mario Bergoglio come primo Pontefice sudamericano della storia ha colto tutto il mondo di sorpresa. Cuore argentino e sangue italiano, non stupisce invece venire a conoscenza della grande passione di Papa Francesco per il calcio, passione per altro condivisa con ogni suo connazionale. E forse non è un caso che l’arcivescovo di Buenos Aires faccia il tifo per una squadra che porta il nome di un santo. Sì, perché il nuovo Papa ha una spiccata devozione per il San Lorenzo de Almagro, non il più conosciuto ma di certo uno dei club più forti e blasonati del campionato argentino.

La polisportiva del quartiere Boedo di Buenos Aires venne fondata agli inizi del ‘900 con il nome di Los Forzos de Almagro e solo otto anni dopo prese l’attuale denominazione in onore di Lorenzo Massa, prete salesiano che tolse dalla strada i ragazzi appartenenti al club a seguito di un incidente nel quale rimase coinvolto un giovane, investito da un tram. Giocare per strada diventava sempre più pericoloso a causa del crescente traffico e così il parroco decise di ospitare le partite nel cortile dell’oratorio della sua parrocchia, a patto che i giocatori seguissero la messa ogni domenica.

Potrebbe essere stata proprio la storia della società ad avvicinare Papa Francesco al San Lorenzo, il cui tifo per i colori rossoblu è ampiamente documentato. In occasione del centenario del club (nel 2008) Jorge Mario Bergoglio ricevette in dono una targa commemorativa e una maglia della squadra autografata da tutti i giocatori. L’attuale Pontefice dichiarò inoltre di non essersi perso nemmeno una partita nel 1946, stagione nella quale il San Lorenzo vinse il campionato. Nel 2011, invece, con il San Lorenzo sull’orlo del fallimento, Bergoglio celebrò una messa in onore della squadra e del suo fondatore ma già in passato aveva celebrato numerose funzioni nella cappella del club.

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Tra le varie notizie riguardanti Jorge Mario Bergoglio e la sua passione per lo sport è spuntata anche una curiosità, documentata da una tessera di appartenenza al club che testimonia una volta di più la devozione del Papa per il San Lorenzo, che nel 2008 gli rilasciò la tessera di socio. Nel giorno dell’elezione a Pontefice il club ha voluto rendergli omaggio attraverso il proprio sito internet definendolo “Papa Cuervo” in riferimento ai “corvi”, appellativo dato ai tifosi del San Lorenzo.

Gabriele Rossetti