Mobilità Nuova: pedoni, pedali e pendolari manifestano a Milano

Mobilità Nuova MilanoRiappropriarsi anche solo per un giorno dello spazio urbano solitamente occupato dal traffico veicolare. Nasce da questo intento la manifestazione nazionale indetta dalla Rete per la Mobilità Nuova che sabato 4 maggio invaderà le vie di Milano. “L’Italia cambia strada” è il titolo dell’iniziativa alla quale parteciperanno 150 associazioni (tra cui Libera, Slow Food, Legambiente, Touring Club Italiano, Coldiretti, #salvaiciclisti, Fiab e Uisp) che porteranno nel capoluogo meneghino migliaia di persone.

Gli organizzatori l’hanno già definita la prima critical mass “a piedi” della storia che partendo alle 14.30 da Piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale, sfilerà sino in Piazza Duomo. Pedoni, ciclisti, skater e pendolari manifesteranno per promuovere un nuovo modello di spostamento incentrato sulla mobilità sostenibile, valida alternativa alla motorizzazione privata che, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Europa, in Italia è ancora alla base dei trasporti. La manifestazione indetta da Mobilità Nuova è stata lanciata in rete nelle scorse settimane e grazie a diverse campagne di comunicazione diffuse sui social network ha riscontrato successo ed interesse verso tematiche importanti che puntano non soltanto ad un riequilibrio della spesa destinata ai trasporti, ma anche alla salvaguardia dell’ambiente e della salute delle persone.

La Rete per la Mobilità Nuova è una realtà che unisce tutte quelle persone che quotidianamente si spostano utilizzando i mezzi di trasporto locali, i treni e le biciclette o che semplicemente si muovono a piedi. Come si legge nel manifesto ufficiale, inoltre, la Mobilità Nuova «ruota attorno a quattro perni fondamentali: l’uso delle gambe, della bicicletta, del trasporto pubblico locale e della rete ferroviaria (con l’utilizzo occasionale dell’auto in condivisione, ovvero nelle modalità car sharing, car pooling, taxi)».

Nello stesso giorno della manifestazione verrà lanciata anche una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che vincoli almeno i tre quarti delle risorse statali e locali disponibili per il settore trasporti a opere pubbliche che favoriscono lo sviluppo del trasporto collettivo e di quello individuale non motorizzato. Attualmente lo Stato impegna il 75% delle risorse pubbliche per soddisfare una domanda di mobilità del 2,8% (la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 km) mentre destina appena il restante 25% agli interventi per le aree urbane e per il pendolarismo che interessa il 97,2% cento della popolazione. L’obiettivo per poter presentare la legge in Parlamento e sperare così in un cambiamento concreto è rappresentato dal raggiungimento di almeno un milione di adesioni.

Gabriele Rossetti

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